PERCORSI NUTRIZIONALI A BRESCIA

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PERCORSI NUTRIZIONALI A BRESCIA

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IN COSA CONSISTE UN PERCORSO NUTRIZIONALE? ORA LO SCOPRIAMO INSIEME!

Molto spesso, quando i pazienti mi contattano mi chiedono: “dott.ssa, lei che tipologia di dieta utilizza?” Qual è la mia risposta a questa domanda? “Dipende dal bisogno del singolo paziente!” Ma cosa significa la parola “dieta”?

Molto spesso associamo la parola “dieta” alla dieta ipocalorica, cioè un regime dietetico per perdere peso. Invece, il significato della parola dieta (dal greco dìaita) è regime, stile, tenore di vita, cioè alimentazione corretta, sana ed equilibrata.


La DIETA, quindi, non è solo una dieta ipocalorica, ma è uno stile alimentare volto a soddisfare le esigenze fisiologiche dell’organismo della persona e allo stesso tempo volto anche a soddisfare gli aspetti psicologici e relazionali correlati al cibo. 

In questi anni di lavoro ho quindi imparato ad ascoltare il paziente, le sue esigenze di salute e anche le sue esigenze famigliari, lavorative e conviviali legate al cibo. 


Questo mi ha permesso di elaborare delle diete personalizzate studiate ad hoc che non siano solo equilibrate da un punto di vista nutrizionale, ma che siano sostenibili nel tempo e che diventino parte dello stile di vita del paziente! Di seguito vi elenco i diversi percorsi nutrizionali che offro alle persone che richiedono il mio aiuto. 

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pERCORSO NUTRIZIONALE PER SOVRAPPESO

Questo percorso è destinato ai pazienti che desiderano perdere il peso in eccesso, sia che si tratti di un leggero sovrappeso che di obesità. Questo percorso vi permetterà di raggiungere un peso che vi faccia stare bene con voi stessi e che riduca anche il rischio di patologie correlate.

  • 1° INCONTRO

    • colloquio iniziale e anamnesi delle patologie correlate attraverso la valutazione degli esami e/o cartella clinica in possesso del paziente (si chiede di portare documentazione medica già in possesso);
    • anamnesi delle abitudini alimentari;
    • anamnesi dell’attività motoria;
    • rilevazione delle misure antropometriche (peso, altezza, circonferenze);
    • valutazione della composizione corporea (massa magra, massa grassa, stato di idratazione corporea) tramite bioimpedenziometria (BIA Akern®);
    • valutazione degli obiettivi e pianificazione del percorso;
    • consegna di un diario alimentare da compilare per il secondo incontro.
  • 2° INCONTRO

    • valutazione del diario alimentare consegnato durante la prima visita;
    • consegna del piano nutrizionale elaborato sulla base dei dati raccolti durante il primo incontro.
  • CONTROLLI SUCCESSIVI

    La frequenza dei controlli (solitamente una volta al mese) viene concordata con il singolo soggetto in base alle sue esigenze. Durante le visite di controllo:


    • vengono rilevate le misure antropometriche (peso e circonferenze);
    • viene ripetuta la valutazione della composizione corporea, valutazione del percorso, punti di forza e criticità riscontrate, in modo da modificare il piano nutrizionale elaborato (se necessario).

PERCORSO NUTRIZIONALE PER PATOLOGIE

Questo percorso è destinato ai pazienti affetti da patologie che possono trovare un miglioramento con un piano dietetico personalizzato. Questo percorso nutrizionale permetterà al paziente di migliorare il decorso della patologia e ridurre l’insorgenza di complicanze a essa associate.

  • 1° INCONTRO

    • colloquio iniziale e anamnesi delle patologie correlate attraverso la valutazione degli esami e/o cartella clinica in possesso del paziente (si chiede di portare documentazione medica già in possesso);
    • anamnesi delle abitudini alimentari;
    • anamnesi dell’attività motoria;
    • rilevazione delle misure antropometriche (peso, altezza, circonferenze);
    • valutazione della composizione corporea (massa magra, massa grassa, stato di idratazione corporea) tramite bioimpedenziometria (BIA Akern®);
    • valutazione degli obiettivi e pianificazione del percorso;
    • consegna di un diario alimentare da compilare per il secondo incontro.
  • 2° INCONTRO

    • valutazione del diario alimentare consegnato durante la prima visita;
    • consegna del piano nutrizionale elaborato sulla base dei dati raccolti durante il primo incontro.
  • CONTROLLI SUCCESSIVI

    La frequenza dei controlli (solitamente una volta al mese) viene concordata con il singolo soggetto in base alle sue esigenze. Durante le visite di controllo:


    • vengono rilevate le misure antropometriche (peso e circonferenze);
    • viene ripetuta la valutazione della composizione corporea, valutazione del percorso, punti di forza e criticità riscontate, in modo da modificare il piano nutrizionale elaborato (se necessario).
  • QUALI SONO LE PATOLOGIE PER LE QUALI I PAZIENTI SI RIVOLGONO A ME?

    • ipertensione arteriose e patologie cardiovascolari;
    • steatosi epatica;
    • diabete di tipo 2 non insulino dipendente;
    • diabete di tipo 1 insulino dipendente;
    • gastrite e reflusso gastroesaofageo;
    • sindrome del colon irritabile;
    • colite; 
    • celiachia;
    • allergie e intolleranze alimentare (es. allergia al nichel, allergia al latte, intolleranza al lattosio, ecc.);
    • sindrome dell’ovaio policistico ed endometriosi;
    • ipotiroidismo;
    • sindrome metabolica;
    • dislipidemie (colesterolo alto, trigliceridi alti, ecc.).

pERCORSO DI EDUCAZIONE ALIMENTARE

A chi è rivolto un percorso di educazione alimentare? A tutti coloro che desiderano sapere se le proprie abitudini alimentare sono adeguate e soddisfano le proprie esigenze nutrizionali. Questo percorso è pensato sia per adulti che bambini o ragazzi e verrà tarato in base alle esigenze personali.

  • 1° INCONTRO

    • Anamnesi delle abitudini alimentari del soggetto e (se necessario)  anche della famiglia 
    • Richiesta della documentazione medica in possesso (se necessario)
    • Anamnesi dell’attività motoria
    • Rilevazione delle misure antropometriche (peso, altezza , circonferenze)
    • Valutazione della composizione corporea ( Massa magra, massa grassa, stato di idratazione corporea) tramite Bioimpedenziometria (BIA Akern®.  )
    • Valutazione degli obiettivi e pianificazione del percorso
    • Consegna di un diario alimentare da compilare per il secondo incontro
  • 2° INCONTRO

    durante il secondo incontro verranno consegnati:

    • Consigli generali di educazione alimentare personalizzati 
    • Esempio di menu’ settimanale 
    • Ricettario 
  • CONTROLLI SUCCESSIVI

    Ci daremo un controllo a distanza di qualche mese, per rivedere insieme il menù tipo in base anche alla stagione e per valutare la fattibilità nell’applicazione dei consigli dati. Naturalmente in caso di bisogno si potrà ravvicinare il controllo.

elaborazione menù scolastici

Da vent’ anni offro la mia consulenza di Dietista alle scuole a partire dagli Asili Nido fino ad arrivare a Scuole secondarie di primo grado, per l’elaborazione dei menù e delle diete speciali in caso di patologie, allergie e intolleranze.

E’ ormai risaputo che la prevenzione di patologie va iniziata fin dalla tenera età e che l’alimentazione è un tassello importante per il benessere psicofisico della persona.

Quindi anche il momento del pranzo a scuola gioca un ruolo fondamentale nell’acquisizione di sane abitudini alimentari nei bambini e negli adolescenti. 

Di seguito vi allego due esempi di menù per una dell’Infanzia e le Linee Guida per la Ristorazione Scolastica del Ministero della salute

BIOIMPEDENZIOMETRIA

VALUTAZIONE DELLA COMPOSIZIONE CORPOREA

La bioimpedenziometria è un esame utile per la valutazione della composizione corporea, nello specifico misura con precisione acqua totale (TWC) e acqua extracellulare (ECW), mentre in modo indiretto misura la massa grassa (FM) e massa magra (FFM). Io effettuo la bioimpedenziometria durante il primo incontro e poi a tutti controlli, oltre alla rilevazione del peso e di alcune circonferenze, questo perché ci permette di capire i cambiamenti ottenuti non dando importanza solo al numerino che leggiamo sulla bilancia (il peso). Questo esame ci permette di capire innanzitutto lo stato di idratazione, ma anche di capire se stiamo aumentando di massa muscolare e calando di massa grassa. Quindi è un’esame che ci sarà utile per vedere miglioramenti ottenuti durante il percorso.

  • COME SI EFFETTUA LA BIOIMPEDENZIOMETRIA?

    • Il soggetto viene fatto sdraiare su una superficie non conduttiva e in condizioni di termoneutralità 
    • Le braccia devono essere staccate dal corpo a 30-45°C per evitare cortocircuiti della corrente
    • La cute deve essere pulita quindi evitare creme, in caso va pulita con alcool etilico
    • L’ideale sarebbe effettuare l’esame a digiuno o almeno a 3 ore di distanza dal pasto
    • Evitare l’esercizio fisico nelle ore precedenti la misurazione
    • La misurazione non va effettuata in caso di febbre o ipotermia
    • Non va effettuata in caso di portatori di pace-maker
    • Vengono posizionati due elettrodi sulla mano e sul piede solitamente sul lato destro del corpo
  • QUALI SONO I DATI CHE OTTENIAMO DALLA BIOIMPEDENZIOMETRIA?

    Se qualcuno di voi ha effettuato ancora una bioimpedenziometria e ha visionato il referto avrà potuto vedere oltre a dei grafici, anche un elenco di sigle che adesso vedremo una ad una. Sicuramente il nostro Nutrizionista ci aiuterà a comprendere il significato di questi dati però eccovi un breve riassunto del significato di alcuni parametri che vengono ricavati da questo esame.


    Angolo di Fase (PhA)

    Parametro elettrico che esprime la proporzione tra gli spazi intra ed extracellulari. In un essere umano sano il valore di angolo di fase oscilla tra 5 e 7 gradi. Risultati inferiori indicano una probabile ritenzione idrica o la rottura delle cellule, mentre valori superiori sono espressi da soggetti sportivi o disidratati.


    Massa Cellulare Corporea (BCM)

    E' la parte metabolicamente attiva dell'organismo che espleta tutto il lavoro funzionale, e il "motore" del corpo in cui avvengono tutti i principali processi metabolici: dal consumo di ossigeno, l'ossidazione del glucosio, alla sintesi delle proteine…. E' la parte viva ed attiva dell'organismo, un compartimento di cui il corpo umano dovrebbe essere dotato in abbondanza. Un suo aumento indica che sta incrementando la massa muscolare. Una sua diminuzione vuol dire che c’è erosione della massa contrattile e/o sarcopenia.


    Massa Magra (FFM)

    E’ il compartimento contenente tutto ciò che non è grasso corporeo: comprende lo scheletro, circa il 73% dei fluidi corporei, muscoli, pelle ed organi. Una buona forma fisica presuppone un valore di FFM del 77-85% rispetto al peso corporeo, dipendente dall' età del soggetto.


    Massa Grassa (FM)

    La Massa Grassa (FM) è un composto costituito dal glicerolo, una sostanza formata dagli acidi grassi, che è utilizzata come concentrato di energia per i muscoli. Una certa quantità di grasso è quindi necessaria sia come riserva energetica sia per il corretto svolgimento dei processi vitali. Un'altra piccola quantità, denominata grasso essenziale, ha una funzione di protezione degli organi interni, ma è importante che questo accumulo

    non oltrepassi i limiti fisiologici. Una buona forma fisica presuppone un valore di FM del 15-23% rispetto al peso corporeo dipendendo dell'età del soggetto.


    Acqua Totale (TBW)

    Rappresenta il principale componente del nostro organismo: è il compartimento che rappresenta i fluidi corporei totali presenti nel corpo. E’espressa come percentuale rispetto al peso corporeo; questo compartimento tende a diminuire con l’età, a causa della perdita fisiologica di FFM .


    Acqua Extracellulare (ECW)

    L' acqua extra cellulare (ECW) è composta dai fluidi all' esterno delle cellule. E' localizzata principalmente nello spazio intestiziale fra le cellule, all'interno dei


PLICOMETRIA

Un’atra metodica che utilizzo per la misurazione antropometrica è la PLICOMETRIA. La misurazione delle pliche cutanee è una tecnica semplice di valutazione del grasso corporeo. Lo strumento che viene utilizzato per la rilevazione delle pliche è il PLICOMETRO. 

Che cos’è il plicometro? E’ costituito da una pinza e da una scala graduata che misura la distanza tra le punte. Esistono diversi protocolli che vengono scelti in base alla tipologia del soggetto, che prevedono la rilevazione delle pliche in diversi punti del corpo. 

  • PROTOCOLLI

    Uno dei protocolli utilizzati è ad esempio quello di (Jackson & Pollock) che prevede la rilevazione di 7 pliche: 

    1. tricipite

    2. addome

    3. sovrailiaca

    4. sottoscapolare

    5. ascellare

    6. pettorale

    7. coscia

  • COME SI EFFETTUA LA MISURAZIONE DELLE PLICHE

    • Il soggetto è a dorso nudo, in posizione eretta
    • Il soggetto deve essere ben idratato
    • La misurazione va effettuata sull’arto non dominante
    • Si identifica il punto di repere segnandolo con un pennarello
    • La mano destra sostiene il plicometro mentre la sinistra solleva la plica (cute e strato di grasso sottocutaneo) con il pollice e l’indice della mano sinistra, separandola dal tessuto muscolare sottostante
    • Le estremità del plicometro vengono applicate sulla cute 1 centimetro al di sotto delle dita

  • QUALI SONO I LIMITI DELLA PLICOMETRIA?

    • E’ operatore dipendente, quindi dipende dall’abilità dell’operatore e il consiglio che le rilevazioni vengano effettuate sempre dallo stesso operatore.
    •  Si stima un errore della stima di circa il 3-5%
    • Se il soggetto non è bene idratato si ottiene un risultato impreciso 
    • Se i punti di repere non vengono adeguatamente individuati la misurazione è imprecisa
    • E’ difficile da usare su soggetti con alta percentuale di massa grassa

  • QUALI SONO I VANTAGGI?

    • Non è invasiva
    • E’ veloce, lo strumento è portatile e ha un basso costo
    • Permette in modo semplice di valutare l’andamento del percorso 

CALORIMETRIA INDIRETTA

Presso il il mio studio è possibile effettuare la calorimetria indiretta, esame che permette di misurare il METABOLISMO BASALE, cioè dell'energia spesa da tutto corpo per le attività cellulari e metaboliche a riposo. Attraverso questo esame sarà possibile studiare un piano nutrizionale più preciso ed efficace.

Attraverso la calorimetria è infatti possibile:

  • individuare alterazioni del metabolismo. Diete prolungate o sbilanciate possono ridurre anche di 300-400 Kcal l’importo calorico giornaliero
  • definire un approccio più mirato rispetto al tipo di dieta da prescrivere in una perdita di peso
  • determinare il metabolismo in casi specifici quali gravidanza, allattamento e soggetto sportivo
  • COSA MISURA LA CALORIMETRIA

    La Calorimetria indiretta misura il dispendio energetico a riposo, ovvero la quantità di calorie necessarie per lo svolgimento delle funzioni vitali attraverso un apparecchio detto calorimetro.

    Il termine ‘calorimetria’ significa letteralmente misura del calore come effetto di reazioni biochimiche che avvengono all’interno dell’organismo. Il termine ‘indiretta’ significa che questo calore non è misurato direttamente, ma indirettamente, attraverso la concentrazione nei gas respirati dell’ossigeno consumato e dell’anidride carbonica emessa.

    Il metabolismo basale è il dispendio energetico di un organismo a riposo, e comprende l'energia necessaria per le funzioni metaboliche vitali (respirazione, circolazione sanguigna, digestione, attività del sistema nervoso, ecc.). Rappresenta circa il 45-75% (mediamente il 70%) del dispendio energetico totale nella giornata. Il valore del metabolismo basale si esprime in chilocalorie, e per essere misurato sono necessarie le seguenti condizioni, dette basali:

    • il soggetto deve essere a riposo, ma nello stato di veglia;

    • deve essere a digiuno da almeno 12 ore;

    • deve aver trascorso una notte riposante;

    • non deve aver praticato una attività fisica intensa nell'ora precedente alla misurazione;

    • devono essere rimossi tutti i fattori che possono provocare eccitazione fisica e/o mentale.

    Poiché anche la temperatura ambientale influenza il metabolismo basale, il valore è normalizzato per una temperatura ambientale compresa tra 20 °C e 27 °C.

    Il metabolismo basale è determinato da fattori individuali, sesso, età, stati patologici, assunzione di farmaci, dal regime alimentare, dall'attività sportiva ecc.


  • PREPARAZIONE AL TEST

    • Essere in condizioni di DIGIUNO di almeno 4-6 ore. L’ideale sarebbe al mattino dopo digiuno notturno
    • In ogni caso, mai prima di 4 ore dopo un pasto (è possibile bere acqua 1,5-2 ore prima)
    • No caffè, bevande di altro tipo, né integratori nelle 4-6 ore precedenti il test
    • Aspettare almeno 4 ore da un esercizio fisico moderato e almeno 12 ore da un esercizio fisico intenso (evitare di arrivare in studio di corsa e trafelati)
    • Il test si svolgerà in condizioni di riposo, comodità, rilassati, distesi, ma svegli; e comunque non deve muovere braccia o gambe durante il test; occorre mantenere un ambiente tranquillo e una temperatura ambientale confortevole
    • Evitare anche sedute fisioterapiche, terapie respiratorie che includano medicinali prima dell’esecuzione del test
    • Durata: non più di 20 minuti, utili per ottenere una misura stabile (i primi 5 minuti di test andranno scartati)
    • Evitare una condizione di alterazione della temperatura corporea (febbre, etc.)
    • È sconsigliato anche fumare nelle 4 ore precedenti il test 
    • Devono essere rimossi tutti i fattori che possono provocare stress fisici e/o mentali
    • Pazienti che richiedono emodialisi non devono essere testati durante il periodo di terapia
    • Deve essere annotato qualsiasi medicinale, stimolante o antidepressivo assunto dal paziente
    • I primi 5 minuti del test saranno scartati dal calcolo del metabolismo basale 

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